L’argento: la domanda non solo da investimenti e gioielleria, ma anche dai pannelli fotovoltaici
La domanda di oro è fortemente legata al settore della gioielleria ed alla domanda in arrivo dagli investimenti. Queste due componenti sono presenti anche nell’analisi dell’argento, ma ricoprono un ruolo minore. Nel suo caso, infatti, la domanda in arrivo dal settore industriale è più elevata. Dal punto di vista fondamentale paiono esserci buone premesse per l’anno appena iniziato, in particolare per la domanda, ancora crescente, che potrebbe arrivare dal campo delle fonti di energia rinnovabili ed in elettronica. E’ infatti in costante incremento, a livello mondiale, l’uso dell’energia solare (secondo la GTM Research and the Solar Energy Industries Association, gli impianti fotovoltaici tra il 2015 e il 2020 si triplicheranno) e, per ora, l’argento non risulta ancora sostituibile, garantendo alti livelli di domanda, con il suo prezzo che nel 2016, dopo quattro anni di cali, ha mostrato segnali di risveglio.
Le prospettive per gli anni successivi sono legate all’evolversi della tecnica di produzione di pannelli fotovoltaici. A prescindere dall'incremento o meno dei prezzi del metallo, i produttori proseguiranno nell’affinamento della tecnologia volta sia a migliorare la resa energetica che a ridurne i costi di produzione, limitando anche la quantità di argento impiegata, con le ricerche dei laboratori indirizzate verso la possibilità di una progressiva sostituzione del metallo a vantaggio del rame, materiale meno costoso.
"L'argento incide tra il 15 ed il 25% sui costi di produzione totali dei pannelli fotovoltaici", secondo i dati di dicembre pubblicati dagli analisti del Silver Institute questo aspetto è diventato il punto cruciale in un'ottica di riduzione dei costi.
"Gli sforzi da parte dei produttori di celle fotovoltaiche diretti alla riduzione nell'utilizzo dell'argento sono iniziati nel 2011", afferma l’azienda londinese Metal Focus, quando il metallo toccò il picco intorno ai 50 dollari l’oncia, quasi il triplo della quotazione attuale, che naviga in area 17 dollari l'oncia (seconda metà di gennaio 2017).
Negli ultimi dieci anni la quantità media di argento utilizzata per ciascuna cella si è ridotta fino ad arrivare al quantitativo attuale di 0,1 grammi per i migliori prodotti fotovoltaici, secondo i dati provenienti dall'industria.
La necessità di ridurre il consumo della pasta d'argento in virtù del costo del metallo e ciò è di estrema importanza, proprio perché ci si aspetta che il prezzo dell'argento tornare a crescere. Pertanto il rame potrebbe fornire un'alternativa come materiale più economico, con previsioni di un utilizzo considerevole dal 2018 per arrivare al 25% di utilizzo nel mercato entro il 2026.